“Guerra, il grande spettacolo dell’inutile”: il grido disperato di una dottoressa da Gaza

Cari lettori del Leopaper, preparate i fazzoletti e, perché no, anche una dose di sano cinismo: oggi parliamo di guerra, quella brillante invenzione dell’umanità per farsi del male collettivamente. La protagonista della giornata è la dottoressa Tanya Haj-Hassan, una pediatra statunitense che si è offerta come scudo umano e testimone del disastro a Gaza, il luogo perfetto per chi cerca un corso accelerato sull’estinzione della decenza umana.Con voce tremante (e probabilmente un pensiero fisso al perché abbia deciso di fare il medico e non l’astronauta per scappare su Marte), la dottoressa ha raccontato all’Onu ciò che ha visto durante le sue missioni per Medici Senza Frontiere: massacri, famiglie spezzate, bambini rimasti soli. Insomma, la solita deprimente playlist di guerra. Ma stavolta c’è di più: secondo Haj-Hassan, Gaza è un’anteprima di quello che ci aspetta tutti, una sorta di trailer apocalittico in cui i diritti umani sono i primi a sparire dai titoli di coda.“Se non vi interessa solidarizzare con gli altri esseri umani, magari vi interesserà sapere che questa follia potrebbe raggiungere anche il vostro quartiere. Divertente, no?” ha insinuato la dottoressa, con una sottile ironia che però non ha fatto ridere nessuno nella sala dell’Onu. E, tra una pausa e l’altra per riprendere fiato e asciugarsi le lacrime, ha chiuso con una domanda al pubblico: “Cosa stiamo rischiando?”.La risposta, ovviamente, è semplice: tutto. Ma tranquilli, finché la guerra resterà il passatempo preferito delle grandi potenze, avremo sempre materiale per riempire le pagine del Leopaper. D’altronde, la tragedia è il nostro pane quotidiano.

di Redazione

Redazione Leopaper, il giornale degli studenti dell'ITT Leonardo da Vinci - Foligno (PG)

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